Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
260 | rivista di scienza |
cui vediamo soltanto gli effetti, già abbiamo alcuni dati sperimentali precisi che mettono chiaramente in evidenza le proprietà specifiche di natura chimica degli esseri viventi.
Fra i varii risultati finora ottenuti, basti qui ricordare quelli forniti dall’analisi delle proprietà specifiche dei sangue.
Il Landois, già fin dal 1875, fece la interessantissima scoperta che il sangue di un animale, iniettato nel circolo d’un animale di specie diversa riesce tossico, e che la trasfusione del sangue di altri mammiferi all’uomo non può praticarsi impunemente. Egli assodò che il sangue estraneo distrugge i corpuscoli rossi del sangue dell’animale in cui viene iniettato; e giunse anche a questa notevole conchiusione, che «gli animali che più sono vicini per le loro qualità anatomiche posseggono anche sangui più omogenei fra di loro; e l’azione d’un sangue su un altro è tanto più nociva quanto più gli animali differiscono zoologicamente». L’azione d’un sangue su un altro si manifesta col diffondersi dell’emoglobina nel plasma (emolisi) e col divenir quindi pallidi e spettrali, come suol dirsi, i globuli rossi. Ulteriori ricerche hanno condotto alla conferma e alla generalizzazione delle osservazioni del Landois, cui altre se ne sono aggiunte.
Il Bordet aveva trovato che se il siero di sangue d’una specie diversa era iniettato ripetutamente nel sangue d’un coniglio, il siero del coniglio acquistava la proprietà di produrre un precipitato quando veniva mescolato col sangue di quella data specie. Questi esperimenti, ripetuti su vasta scala, specialmente dal Friedenthal, dal Gruenbaum, dal Nuttall e da altri, dimostrarono che il siero del sangue d’un animale di specie A, cui sia stato iniettato a dosi ripetute del sangue d’un animale d’un’altra specie B (che non abbia, naturalmente, un potere molto tossico per la prima), acquista la proprietà di produrre, quando vien mescolato col sangue della seconda, tre reazioni caratteristiche: 1° formazione d’un precipitato nel siero; 2° agglutinazione dei corpuscoli rossi ilei sangue saggiato; 3° successiva emolisi. Queste proprietà acquistate dal siero della specie A sono dovute a 3 particolari categorie di corpi che vi si formano, i quali si sono potuti isolare: precipitine, agglutinine, emolisine.
Le suddette reazioni non accadono col sangue di altre specie non affini alla specie B: accadono però, sebbene con minore intensità, col sangue di una specie affine alla B.