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252 | rivista di scienza |
«L’analisi degli organismi ci conduce a riconoscere delle unità, che, in varii punti, sono analoghe alle molecole chimiche. Sol che esse hanno una struttura molto più complessa e sono prodotte mediante un processo storico».
L’esistenza di questi «caratteri elementari» e la loro indipendenza, ci si manifestano nelle così dette «leggi del Mendel» che questo sagace osservatore trasse dai suoi esperimenti di ibridazione fra varie qualità di piselli.
Gli esperimenti del Mendel furono poi ripetuti ed estesi da altri; principalmente dallo stesso de Vries.
Negli esperimenti sugl’ibridi, si tratta di scegliere due varietà o piccole specie molto affini fra di loro, le quali, nel caso più semplice, differiscano nettamente in un sol carattere, incrociarle reciprocamente e seguire le varie successive generazioni d’ibridi, mantenendole isolate, onde evitare possibili incrociamenti fortuiti. Scelgo due esempii molto illustrativi tratti dal de Vries.
Esistono due varietà ben distinte di granturco: nell’una i grani contengono zucchero (destrina), nell’altra (la più comune), amido. Fresche, le spighe della varietà zuccherina non differiscono da quelle dell’amilacea; ma quando seccano, i chicchi della prima perdono molt’acqua, divengono grinzosi e semitrasparenti, mentre quelli dell’altra rimangono rotondeggianti lisci e opachi. L’analisi chimica mette in chiaro la differenza dei frutti delle due varietà, di cui questo diverso aspetto è l’espressione sensibile a prima vista. Queste due varietà si riproducono con assoluta costanza, sempre che, natural mente, si escludano le possibilità d’incrociamenti accidentali.
Per procedere all’esperimento basta coltivare le due varietà in filari alterni e recidere i fiori maschi di tutti gli individui d’una di esse un paio di giorni prima che sboccino. Tutte le piante così castrate non potranno essere fecondate se non dal polline dell’altra varietà. Qualunque sia la varietà castrata, il risultato finale è sempre lo stesso: tutte le spighe che si sviluppano presentano il carattere della varietà amilacea, cioè, quando sono secche, hanno chicchi lisci e opachi. Questo carattere, che si afferma ad esclusione dell’altro, suo antagonista, come lo si può efficacemente chiamare col de Vries, fu detto dal Mendel dominante, mentre egli chiamò recessivo, l’altro carattere della coppia, che rimane latente nella prima generazione di bastardi.