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cos’è la terra? 197

gravità (superficie di livello), cioè quella superficie orizzontale, che nelle aree competenti coincide colla superficie media del mare, si verifica con misure geodetiche e di gravità che essa è quasi rigorosamente, e non solo per grossolana approssimazione, un’ellissoide di rivoluzione. Le sue deviazioni, in un senso o nell’altro, da questa superficie ideale non superano i 100 metri, cioè una frazione piccolissima del raggio terrestre (circa 1 : 64000). Questa constatazione sorprendente venne a sconvolgere molti concetti, che si credevano e dai più si credono assodati. Secondo tali concetti il Geoide dovrebbe assecondare nelle sue grandi linee le irregolarità della superficie geografica, innalzandosi verso i rilievi, che deviano il filo a piombo dal lato loro, e abbassandosi verso le cavità: noi leggiamo anche in opere recenti di scienziati autorevolissimi (basti citare il Suess) che la superficie degli oceani è concava, essendo nel mezzo anche di oltre 1000 m. più bassa che alle rive. Invece la superficie Geoide, è indipendente da tali irregolarità; essa corre sotto i rilievi e sopra le cavità, come se non esistessero. Questo fatto ci obbliga ad ammettere che negli strati profondi vi è un compenso delle irregolarità superficiali, che cioè, sotto i rilievi la massa è meno densa, sotto le cavità è più densa, in modo da determinare un compenso quasi perfetto.

Queste conclusioni non parvero spiegabili che nell’ipotesi di una Terra fluida o almeno molle, chiusa in una crosta solida di spessore relativamente piccolo, la quale si sprofondi più o meno nel magma sottostante, molto più denso, secondo che è più o meno gravata sulla superficie. Questa crosta si piegherebbe sotto il peso dei continenti e delle montagne, più che sotto i mari e le pianure, e precisamente quanto è necessario perchè la maggiore spinta del liquido faccia equilibrio al maggior peso. Il magma più denso sarebbe quindi più vicino alla superficie sotto le cavità che sotto i rilievi, ed eserciterebbe quell’attrazione esterna maggiore, che compensa il difetto di massa superficiale. Secondo questo concetto la crosta terrestre è un galleggiante in equilibrio, in isostasi, su un magma intero.

Questa teoria isostatica della Terra è confortata anche dalla permanenza della forma ellissoidica, che il Geoide assunse all’inizio, quand’era allo stato fluido, e mantenne attraverso tutta la sua evoluzione geologica. Questa evoluzione