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agrarii) è necessario poter disporre per procedere alla produzione loro.

Tra le merci alla cui produzione la «terra» ha la massima parte in confronto al lavoro, egli pone in primo luogo gli alimenti di prima necessità, mentre il tipo delle merci che si trovano nella condizione opposta è costituito da quelli che egli chiama «mezzi di cultura» (libri, opere d’arte ecc.).

I perfezionamenti tecnici e, in generale, i miglioramenti nei processi di produzione sono dall’A. distinti in varie categorie a seconda che essi implichino un’economia di lavoro o un’economia di «terra». Sostituendo al lavoro dell’uomo, che si impiega ancora nell’Estremo Oriente, il lavoro degli animali, come si fece in Europa, si effettuò un’economia di lavoro, ma uno spreco di terra. Col sostituire gli animali da lavoro alle macchine, come si fece in America, si effettuò un’economia, nello stesso tempo, di terra e di lavoro. La sostituzione del carbone al legno, per il riscaldamento, rappresenta un risparmio di terra enorme, ma forse uno spreco di lavoro. La maggior parte degli aumenti di produttività nel secolo passato, che è stato il secolo delle invenzioni, sono in sostanza delle economie di lavoro. Le invenzioni che ci permettono di risparmiare della «terra» sono infinitamente più rare. (pag. 95-6).

Un secondo carattere che dall’A. è indicato come di importanza fondamentale nella sua dottrina, è costituito dalla distinzione che egli stabilisce tra i processi propriamente «produttivi» e i processi aventi per risultato semplicemente un aumento di reddito, cioè l’arricchimento di chi li compie, sia pure a spese d’altri che vi partecipano o che li subiscono. È la distinzione espressa dal Rodbertus coll’opporre le imprese di carattere «produttivo» (produzirend) a quelle di carattere semplicemente «redditizio» (rentirend). Come esempio caratteristico della differenza tra le une e le altre l’A. cita il caso del commerciante monopolista che ha interesse a distruggere una parte della sua merce quando il rialzo dei prezzi, che può così provocare, gli permetta di ottenere, dalla vendita della parte rimanente, un vantaggio maggiore di quello che avrebbe ricavato dalla vendita dell’intera partita al prezzo determinato dalle condizioni anteriori del mercato.

Un’altro esempio di «distruzione redditizia» di merci è fornito dagli scioperi per aumento di salario, in quanto il lavoro è una tal specie di merce che non può essere ritirata dal mercato senza che per ciò stesso cessi di esistere, precisamente come una merce deperibile che, se non è comperata e consumata entro un dato tempo, cessa affatto di poter essere usufruita in seguito.

Tra i contrasti di interessi, derivanti dal fatto che, in date