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102 | rivista di scienza |
Seneuil poichè «queste leggi sono indipendenti dalla volontà degl’individui, proprio come quelle che regolano la circolazione del sangue». Della seconda, rispondono i socialisti della cattedra, poichè la produzione, la repartizione e il consumo sono regolati dalla volontà degli individui e dalle prescrizioni del legislatore. La grande differenza è che nelle leggi naturali le forze operanti sfuggono alla nostra azione, mentre nei fenomeni economici la forza in giuoco è quella dell’uomo, e l’uomo è un agente libero, che può esser modificato nel suo fondo stesso e a maggior ragione nelle sue manifestazioni esteriori da idee, da credenze, da leggi, da istituzioni1.
Ma se, ammettendo delle leggi naturali nel campo economico, si veniva a dare all’Economia Politica un rigore ed un’esattezza, a cui essa assolutamente non può aspirare2, d’altro lato, considerando le leggi economiche come equivalenti alle misure legislative stabilite dall’uomo, si veniva a rinunziare ad ogni possibilità di avere una scienza dei fenomeni economici. Ora che questi sieno sottomessi a leggi, non può esser messo in dubbio da alcuno, ma non è vero che le leggi economiche abbiano gli stessi caratteri delle leggi di natura.
Le leggi di natura sono leggi che valgono assolutamente e senza eccezioni per tutto ciò che è materia, che regolano dall’eternità, immutate e immutabili, i processi fisici dell’universo, e che non concedono libertà o indipendenza a tutto ciò che è sottoposto ad esse. Le leggi economiche, invece, si riferiscono ad esseri liberi e dotati di ragione, che hanno la possibilità di scegliere tra più fini ugualmente realizzabili; esprimono la tendenza, che hanno in generale certe forze psichiche a produrre dati effetti; non valgono per tutti gli nomini, nè per tutti i luoghi, nè per tutti i tempi; non sono assolute, inecezionabili, eterne. Certo anche l’economia sociale deve prendere in considerazione le leggi naturali del mondo
- ↑ E. De Laveleye - Les lois naturelles et l’objet de l’Économie politique. Paris, 1888, p. 10.
- ↑ Molto giustamente distingue il Menger le leggi di natura dalle leggi psicologiche, sociali ed economiche, secondo la specie dei fenomeni a cui si riferiscono, e soggiunge che non si può parlare di leggi naturali economiche, giacchè le leggi di natura concernono soltanto i fenomeni naturali. — C. Menger - Untersuchungen über die Methode der Socialwissenschaften. Leipzig, 1883, p. 243-4.