Pagina:Rivista delle tradizioni popolari italiane, Anno I, 1893.djvu/659

RIVISTA

delle

TRADIZIONI POPOLARI ITALIANE


Anno I. 1° agosto 1894. Fascicolo IX.


TRADIZIONI POPOLARI DI NUORO IN SARDEGNA1


Le espressioni popolari usate sole non hanno alcon valore, ma collocate a proposito colpiscono por la loro profonda saggezza.


NUORO.

Questa piccola città del forte e roccioso Logudoro (uno dei quattro giudicati in cui re Gialeto divise la Sardegna, dopo l’insurrezione dei Sardi contro la dominazione bizantina, e la cacciata dei Greci da Cagliari), ora semplice capoluogo di circondario dopo esserlo stato di provincia, è senza dubbio la più caratteristica delle città sarde.

È il cuore della Sardegna, è la Sardegna stessa con tutte le sue manifestazioni. È il campo aperto dove la civiltà incipiente combatte una lotta silenziosa con la strana barbarie sarda, così esagerata oltre mare.

Nuoro è chiamata scherzosamente, dai giovani artisti sardi, l’Atene della Sardegna. Infatti, relativamente, è il paese più colto e battagliero dell’isola.

Abbiamo artisti e poeti, scrittori ed eruditi, giovani forti e gentili, taluni dei quali fanno onore alla Sardegna e sono avviati anche verso una relativa celebrità.

Ma nel popolo, in fondo alla gran massa che è la pietra e il fondamento dell’edifizio, la civiltà soccombe, o, se ha qualche vittoria, è pur troppo nella parte a cui è preferibile la barbarie primitiva: nella corruzione dei costumi. Forse è spirito d’imitazione, forse è il riflesso inconsapevole dei tempi, che non andrà più oltre e passerà insieme alla decadenza generale, ma ad ogni modo è sempre dovere il constatarlo. Del

  1. Siamo lieti di dare principio alla importante Raccolta delle tradizioni di Nuoro dovuta alle cure diligenti della gentile e valente animatrice delle ricerche folk-loriche in Sardegna, signorina Grazia Deledda.

    La Direzione.