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— Non meno del doppio! rispose il giornalista, ringraziando collo sguardo e col gesto.

E ripose l’autografo nell’esausto portamonete, dopo averlo religiosamente piegato come fosse un biglietto di banco.

Si vuole che Alessandro Dumas abbia guadagnato da dieci a dodici milioni coi prodotti della sua penna.

Probabilmente, morendo, non lasciò la croce di un quattrino ai suoi eredi legittimi.

Come lo invidio!

— Pei milioni che ha guadagnati?

— No — pei milioni che ha speso.

Questo ingegno straordinario ha speso tutto sè stesso...

Negli ultimi mesi della sua vita, il suo cervello si trovò affatto vuoto di idee come la sua cassa di biglietti di banco.

Fortunato! — egli non vide l’approssimarsi della morte...

Non vide forse (e questa fu massima ventura per lui) l’invasione straniera trabordare sulla patria.