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Oramai, la confessione m’è sfuggita.

Chi vorrà più abbonarsi, chi vorrà leggere la mia Rivista?

Uno scrittore di provincia... di campagna... Dite pure: di montagna — perocchè la mia casa è a mille e duecento metri al di sopra del livello del mare.

Ho sempre avuto — ve lo confesso — una certa mania di elevarmi. — Matematicamente parlando, posso dire che oggimai io mi trovo al di sopra di tutti gli scrittori contemporanei.

Se potessi persuadere i miei lettori che non è proprio necessario di vivere a Firenze, o a Napoli, o a Milano, o nella nuova capitale d’Italia, per avere delle idee!...

Se potessi convincerli che su queste alture solitarie lo spirito si dilata, le idee si moltiplicano, i giudizi! si riformano, le passioni si nobilitano; mentre, invece, laggiù (perdonate questo avverbio insolente ad un uomo che vi contempla dall’alto) — mentre, invece, laggiù, i cervelli meglio costituiti in poco d’anni si cretinizzano...