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na, Mantova, Cremona, Brescia, Lodi, Bergamo trovate necessarie pel loro commercio, salve quelle piccole variazioni che all’atto della costruzione si rendessero indispensabili per l’interesse dell’Impresa.» | ||
Lunghezza della sudd.a linea Met.246,903 | Lunghezza della linea Milani Met.271,203 |
Lunghezza maggiore della linea Milani metri 24,300 equivalente a quasi due volte la lunghezza della strada da Milano a Monza.
b. Comodità e sicurezza.
(Vedansi i profili alleg. II e prospetto alleg. IV.)
Pendenza uniforme del 1/2 per mille da Milano a Venezia; unica plaga di terreno forse in tutta Europa, che si estenda equabilmente per sì lungo tratto, e sì a proposito per una strada a ruotaje di ferro! Nessuna contropendenza. Curve 3. | Pendenze e contropendenze N.75, in qualche luogo del 4.94 per mille. Curve N. 21; quindi rallentamento di cammino, necessità di macchine di maggior forza, maggiori ostacoli da superare nelle corse, sicurezza minore, e maggior perdita di tempo di quasi due ore. (vedi la Conclusione). |
c. Facile comunicazione fra di loro, e colle città dipendenti e secondarie.
(Vedi Topografia e Prospetto allegato III.)
Scorre nel cuore del Regno Lombardo-Veneto, e diramandosi colle strade laterali si pone in comunicazione con tutte le città principali della Lombardia e del Veneto, e coi loro più ricchi territorj. Ogni città abbrevia il cammino comunicando colle due Capitali e tra di loro, eccettuate Brescia e Vicenza. | Tocca le sole città settentrionali, e lascia a molta distanza tutti i paesi meridionali, e specialmente Lodi, Crema, Cremona con tutto il ricco e popolato loro territorio. Tutte le città allungano il cammino comunicando colle due Capitali e tra di loro, eccettuate Vicenza e Brescia. |
II.° INTERESSE DELLE CITTÀ, E DELLA PLAGA INTERMEDIA.
Facilità delle comunicazioni fra di loro.
Linea chiesta dalla Società. | Linea sostituita dall'Ingegnere Milani. |
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Le città secondarie coi loro tronchi di strade ferrate immettono nella strada principale, che corre pressochè in linea retta da Milano a Venezia, e ne sodo quasi equidistanti, sicchè, sia rettamente, sia descrivendo degli angoli molto ottusi, tutte hanno fra di loro una pronta, facile e più breve comunicazione, meno Vicenza e Brescia. | Il Cremonese è obbligato a recarsi a Brescia per andare a Verona o a Mantova, e deve costruire un secondo tronco di strada ferrata per recarsi a Crema, Lodi, Treviglio, Bergamo e Milano. Il Lodigiano deve recarsi a Crema e Treviglio per andare a Bergamo e Milano. Tutte le città in fine per comunicare fra di loro devono |