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babili, che si erano da me congetturati. Come però dopo li 23 la Stella cominciò sensibilmente a diminuire di grandezza, e di luce, incerto, se ciò si dovesse attribuire ad un suo rapido allontanamento dalla terra, o piuttosto allo stato dell’atmosfera, che dopo tal tempo divenne sempre più fosco, e caliginoso, cominciai a dubitare della di lei natura, anzi a credere, che probabilmente essa fosse una Cometa, e non un Pianeta. Il solo calcolo di tutte le osservazioni poteva in gran parte dissipare i miei dubbj; ma io non era allora in grado di applicarmici per altre occupazioni, che aveva tra le mani, e più particolarmente pel pessimo stato di salute, in cui mi ritrovava. In Aprile però essendomi un poco ristabilito, mi era proposto di sottoporre al calcolo le mie osservazioni, ma contratta altra malattia nel collocare la Meridiana di questa Chiesa Metropolitana, e ridotto ad uno stato peggiore di prima, nell’incertezza del tempo, in cui avrei potuto ripigliare i miei studj, e sollecitato insieme dai sovralodati chiarissimi Astronomi di fare