![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
282 |
ci siamo accertati più d’una volta negli scorsi anni e che è sempre verificabile da chicchessia alle Dogane di Milano, Como e Colico sul Lago di Como, di Magadino, ed Arona sul Lago Maggiore; e massime al villaggio di Splügen nel Cantone dei Grigioni[1]. Dunque si può ritenere che il
detto problema economico di assai difficile soluzione, secondo il sig. Cattaneo, in realtà non esiste che nella di lui immaginazione. A lode del vero poi dobbiamo pure dichiarare e premettere in faccia al pubblico che noi non siamo di quei periti i quali si vogliono arrogare una specie di diritto esclusivo di trattare ogni questione che si riferisca in qualche modo all’esercizio della loro professione; chè anzi noi siamo disposti ad accogliere ed apprezzare le buone ragioni, e le sensate osservazioni critiche da qualunque parte ci pervengano. A questo riguardo non possiamo dimenticarci l’esempio offertoci dal celebre
- ↑ Per quanto ne consta alla Dogana di Splügen si suddivide tutt’al più in parti eguali all’incirca il transito per Milano e per Arona. Le spedizioni di merci di transito dirette a Milano da Genova e da Venezia e Trieste si fanno ancora quasi tutte da Milano per Como, e non da Milano per Lecco. Ai pochi transiti che seguono la via di terra da Milano per Lecco sino a Colico diretti alla Spluga non potrà generalmente convenire di abbandonare colà la via di terra per passare da Colico a Riva di Chiavenna e viceversa per la via d’acqua. La preferenza che nello stato attuale di cose gode la nuova via militare di Lecco per i molti passeggieri e viaggiatori diretti da Milano alla Svizzera orientale, e per i pochi transiti suddetti, cadrà anche questa in massima parte a favore di Como non solo nel caso che si costruisca presto la così detta strada Regina carreggiabile sulla sponda dritta del Lago da Como a Domaso ed al Passo d’Adda, ma anche nel caso che si costruisca dapprima l’ideata strada di ferro da Milano a Como, bastando questa per sè sola e molto più in congiunzione e continuazione della anzidetta strada Regina ad alterare sensibilmente i rapporti di economico e sollecito trasporto per modo da attirare a Como ed a Milano unagran parte, se non tutti i passeggieri diretti ora dalla Svizzera orientale a Milano per Lecco o per Bellinzona, Magadino e Sesto Calende in un coi residui transiti che ora deviassero in qua e in là da Como per le altre strade laterali di Lecco e di Arona. Di qui è che bisogna favorire, per quanto è possibile con tutti i mezzi disponibili, la costruzione delle succennate opere e bisogna fare i più fervidi voti perchè arrivin sollecitamente le invocate decisioni Sovrane si in riguardo della strada lacuale detta Regina che relativamente alle più essenziali condizioni del Privilegio già conferito da S. M per la ruotaja da Milano a Como, di cui è già allestito il progetto ossia piano regolare, onde si potrebbe dar mano immediatamente all’opera della di lei costruzione che così riuscirebbe ancora la prima strada di ferro in Italia.