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IN DISPREGIO DELLA IMMONDA RANA1




SONETTO SBOLENFIO



Rana, sovrana dell’umana e ignobile
        Razza, che pazza sguazza in brago orribile,
        Sdegno il tuo regno indegno e sfido immobile,
        4Mira! l’ira tua dira e inestinguibile!

Tardi e codardi dardi avventi al nobile
        Mio petto, schietto, eletto e irremovibile,
        Sprezzo il tuo lezzo e in mezzo al volgo mobile,
        8Vera guerriera e fiera, io sto invincibile.

Il mondo in fondo è tondo ed è volubile,
        Come una luna la fortuna è instabile,
        11E, onesta o lesta, niuna resta nubile;

Sol io, mio Dio, col mio desio ineffabile,
        Giaccio, e non straccio il tuo laccio insolubile,
        14Rana ircana, malsana e miserabile!!

  1. Batracio simbolico di cui vedi indietro.