Ma se tu, Zanettin, toccarla vuoi,
L’Argia t’adora e non se ne lamenta
E se magari ami fiutarla, il puoi, 4Che tu ne sarai lieto ed io contenta.
Vieni Enrico ed ammira i color suoi:
Prendi e sciupala pur se ti talenta,
Poi che intatta la porgo agli occhi tuoi 8E sguardo indagator non la sgomenta.
La conservai qual me la diede Iddio
Pura nella favella e nei pensieri, 11Sogno dei vati e de’ guerrier desìo;
Ma poichè mi son legge i tuoi voleri,
Ad un solo tuo cenno, Enrico mio, 14Te la dò tutta quanta e volentieri