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SI DESCRIVE UN VAGO DESIO!1



Condannata da l’empio destino
        a l’iniquo mestier della cuoca,
        io compongo vicino a la fuoca2
        4i miei deboli versi d’amor,
                e l’imago d’un giovin divino
        m’apparisce a gli sguardi incantati;
        sento l’orma de i passi adorati
        8echeggiarmi ne ’l vergine cor!

Quant’è bello il diletto garzone
        cui le grazie fan lungo corteo!
        Rassomiglia a Giulietta e Romeo
        12che la penna de ’l Tasso cantò!
                È robusto sì come Sansone,
        è più forte di Tirsi e d’Orlando,
        e se snuda il durissimo brando
        16qual mai donna resister ci può?

  1. Questo fu il primo parto della nostra Poetessa e le mende storiche e mitologiche ne accusano l’inesperienza.
  2. Focolare, Dialetto bolognese.