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208 argia sbolenfi


Che in un dirugginìo di chiavistelli
               Trabalza oscenamente,
Col profilo dei birri agli sportelli
               20E le lanterne spente.

E il ciccaiol che vive razzolando
               Nel brago e nel fetore,
Sente lo schifo e brontola sputando:
               24«Passa un commendatore!»