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argia sbolenfi 201


La natura così malvolentieri
          Dai notturni riposi uscir parea
          Semivelata dai vapor leggeri
          20Che lenta l’aura del mattin movea,
          Ma poi ridesta e de’ color primieri
          Rifiorendo col dì, tutta fremea
          In un gaudio fecondo, in una ebbrezza
          24Di gioventù, d’amore e di bellezza.

Non sgomentati del cavallo ai passi
          L’inno di gioia ripetean gli augelli
          Pareano susurrar tra l’erbe e i sassi
          28Giocondi epitalami anche i ruscelli,
          E i caprifogli penduti dai massi,
          Scotendo i rami a guisa di capelli,
          Gocciavan perle di sottil rugiada
          32Sulle nozze de’ fior lungo la strada.

Nel tripudio d’amor ringiovanita
          La pianura parea tutta un giardino
          Che vaporasse tepida e squisita
          36La fragranza de’ fiori al ciel turchino,
          Sì che pien di desìo, gonfio di vita,
          S’apriva il chiuso cor del Paladino
          E conquisa cedea l’anima fiera
          40Alle lusinghe della primavera.