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ALLE MADRI
Dedicato |
Madri, lo ricordate il dì sereno
In cui d’amore il pegno
La prima volta nel fecondo seno
4Vi diè di vita un segno?
Con che orgoglio gentil del grembo incinto
Allor vi compiaceste!
Come la culla col materno istinto
8Morbida gli faceste?
E poi che al suo vagir tacque il dolore
Del fianco insanguinato,
Con che speranze, o madri, e con che cuore
12Benediceste il nato,
E nutrito di voi lo riscaldaste
Stringendolo sul petto,
E se morte il ghermia, glielo strappaste
16Col prepotente affetto!