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argia sbolenfi 189


O vigne d’Israel che i dolci frutti
          Maturaste all’umil schiera seguace,
          Voi non l’udrete più chieder per tutti
                                   20Giustizia e pace!

E tu, benigno, che a cercar scendevi
          L’agnel che si smarrì nella campagna
          E l’Evangelo dell’amor dicevi
                                   24Sulla montagna,

Guarda! Un’idolatria cauta e discreta
          Agli Apostoli tuoi cresce l’entrate.
          Pietro che ti negò batte moneta;
                                   28Tommaso è frate.

Il sangue che grondò dalla tua croce
          Oggi feconda l’odio e non l’amore.
          Presso al complice altar veglia feroce
                                   32L’inquisitore.

L’astuta ipocrisia dell’egoismo
          Che la ragione all’util suo sommette,
          Distilla le bugie del catechismo
                                   36Nelle scolette

E nella Chiesa che chiamar non sdegna
          Santo l’inganno e la menzogna pia,
          Angelico Dottor, Barabba insegna
                                   40Teologia.