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argia sbolenfi 163


Dubita l’uom che venga
     Il mondo all’ore estreme
     E guata in alto e teme
     68Che il sole in ciel si spenga,
     Mentre gli grida il prete:
     «Guai nel gran giorno all’empio!
     Portate l’oro al tempio,
     72Poichè doman morrete!»

Sul sacro limitare
     Cadono allor gli oranti,
     Lordan gli agonizzanti
     76Le pietre dell’altare,
     E pur la turba stolta
     Che ciecamente adora,
     Inginocchiata implora
     80Iddio, che non l’ascolta.

Turba, che il vacuo gelo
     Della tua fede or tocchi,
     Muori, volgendo gli occhi
     84Inutilmente al cielo.
     Alle pupille offese
     Il vero or si disserra:
     Non ti mentì la terra
     88Quando per lei ti chiese.