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A VENERE GENITRICE


INNO


In lectulo meo per noctes quaesivi
quem diligit anima mea: quaesivi
illum et non inveni.

Cant. Canticor. III, 1.



— «Guarda, mortal, le fiamme
     De’ larghi occhi lucenti
     E le chiome fluenti
     4Sulle superbe mamme.
     Guarda! L’estremo lembo
     Gittai che ti copriva
     La pubertà giuliva
     8Che mi fiorisce in grembo.

Vieni e sui fior ti giaci
     E me sui fior ricevi;
     Tra le mie labbra bevi
     12Il dolce miel de’ baci.
     I lombi miei circonda
     Con le possenti braccia,
     Stringimi al sen la faccia
     16E l’amor mio feconda». —

Sbolenfi - 12.