Ecco il tuo ventre d’un sonoro crepito
ripete il rauco invito
e de le fauci spalancate a ’l fornice
20tardar sembra il convito.
Ahi, ma ’l candor de l’ermellino perdere
omai dovrà ’l tuo smalto!
Triste a tutti è la vita e cose orribili
24vedrai da ’l basso a l’alto.
Udrai ne l’ampia oscurità le raffiche
de l’uragan possente
e sovra te discatenato d’Eolo
28il soffio pestilente,
e piover caldo e grandinar meteore
precipitate al basso
e rimbombar di male olenti fulmini
32lo scoppio ed il fracasso.
Pender biechi vedrai, ne l’aura torbida,
lo Scorpio ed i Gemelli
e incomber sovra te, negri e monoculi,
36Polifemi novelli.
Quanti atroci dolor le umane viscere
celino, allor saprai
e sotto breve foglio in forme ignobili
40deposti in te li avrai.