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E poi che il fatto reo l’opera vieta
     de le viscere tarde invan spremute,
     a l’ungarica possa anch’io, poeta,
                                        44chieggo salute.

Non il regal Tokay, ma l’acqua umile,
     che Buda ci mandò mi fia sollievo.
     Tendimi il nappo, Igea. Buda civile,
                                        48a te lo bevo!