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argia sbolenfi 101


Detto fatto e dalla tonaca
     Con un gesto pittoresco
     Tirò fuori una gran cannula,
     68Un affare gigantesco,
          E mentr’io gridava: — Ehi, senta...
          Lei m’ha preso per isbaglio! —
          Quel birbone d’assistente
          72Lo puntava nel bersaglio.

Se non era che voltandomi
     Torsi il fianco un poco a destra,
     Quell’infame di flebotomo
     76Scaricava la balestra;
          Ma, insistendo l’animale,
          Ne successe un serra serra
          E, com’era naturale,
          80Tutto il brodo andò per terra.

Io credevo d’esser libera,
     Ma mi accadde un altro guaio
     Ch’egli prese dietro a corrermi
     84Col pestello del mortaio.
          Un orrore, uno spavento,
          Un battaglio da museo,
          Una razza di strumento
          88Da sfondare un mausoleo!