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argia sbolenfi | 93 |
VI.
IO
Io, diventata vacca
Per volontà di Giove,
Fessa dolente e stracca,
4Così diceva al bove:
«Come mi sento fiacca
E rotta in ogni dove!
Non valgo una patacca
8In queste forme nuove:
Il fieno m’è indigesto
E i visceri m’annoda
11In modo disonesto.
L’utile sol ch’io goda
Nel mutamento, è questo:
14Che guadagnai la coda.»