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Dopo i sofferti affanni,
Dopo l’indugio amaro
Al suo bel cor preparo
La debita mercè.
Ecco di Paffie rose
Io stesso la incorono.
Un dio pietoso io sono;
Fidati pur di me.
* * *
Quel che le vedi a manca,
Florido come Aprile,
È un Cavalier gentile
Pieno d’amore e fe.
E già tra le sue braccia
La chiudo e la imprigiono.
Un dio pietoso io sono;
Fidati pur di me.