Discorrea da i loro occhietti
Largo pianto in sul terren:
Il tumulto de gli affetti
Era eguale in ogni sen.
Ma già l’alba in ciel dispare,
Già comincia il nuovo dì.
Guarda Eurilla verso il mare,
E prorompe al fin così:
Ecco Febo, che il sembiante
Schietto ed ilare non ha.
Io ti perdo in questo istante
O dolcissima metà.
Cara Fille, ah! perchè mai
Queste selve abbandonar?
Cara Fillide, ove vai
Senza speme di tornar?
Cerchi forse in chiuse mura
Un asilo a la virtù?
Se tra i boschi è mal sicura,
Perchè sol de i boschi fu?