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Come stuol di galline o di anitroccoli
Quando vien la Castalda con l’asciolvere,
Inteso appena il martellar dei zoccoli,
Grida, corre, saltella, alza la polvere.
Chi piglia in becco o foglioline o broccoli,
E chi dal becco altrui li cerca svolvere:
Tutti per gioja stranamente impazzano,
E nel cortile assolatìo svolazzano.
* * *
Gli allegri commensali, senza battere
Neppure un dente, i Maccheroni ingozzano;
Non favellano più di certe tattere,
E tutto il mento di butirro insozzano.
Quand’ ecco un uom di giovïal carattere,
Fra quanti begli umori ivi si accozzano,
Ama il silenzio lietamente rompere,
E in cotai voci al fin s’ ode prorompere: