Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
( 135 ) |
Sin dal momento, che le più benevole
Stelle di vagheggiarvi mi permisero,
Quel dolce brio, quel volto lusinghevole,
E que’ ritondi occhietti ahi! mi conquisero.
Dunque, se voi non siete irragionevole,
Movetevi a pietà d’un cor sì misero....
Qui si raggricchia a guisa delle chiocciole,
E tutto bagna il sen di calde gocciole.
* * *
A quel gemito amaro, a quell’angoscia
Simona vergognosa e pusillanima
Sente ferita la sinistra coscia
Da l’amoroso strale, e si disanima.
Manda fuor due singhiozzi, e grida poscia:
Qual affanno crudel mi turba l’anima!
Pulcinella, son tua: per lo riverbero
De’ fulgidi occhi miei lo giuro a Cerbero.