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PREGIATISSIMO AMICO
Voi mi chiedete dei versi inediti da aggiungere alle altre mie Rime, che Voi pensate di ristampare, mosso da un cordiale attaccamento verso di me, e dalle uffiziose sollecitudini de’ miei Amici. Io vi mando que’ pochi, che mi stanno ancora nella memoria, benché in apparecchio di prender congedo. Dopo un amarissimo pentimento di esser ito in processione a stampa sin dalla più verde età, senza stile, senza criterio, e direi quasi senza grammatica, io aveva fermamente proposto di nascondermi agli occhi dei letterati, e di punire la mia sfacciataggine con un eterno silenzio. Ma la terribile minaccia, che Voi fate a me, di stam-