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di cino rinuccini | 29 |
Quel pauroso spirto che procede
D’Amore, e sempre seco morte mena,
Mi par che v’abbi avvolto la catena
4Al collo, per fuor trarvi di merzede.
Nè la trist’alma va con altro piede,
Poich’ha così perduta ogn’altra lena,
Che tremar fammi tanto a vena a vena;
8Con tanta forza crudeltà vi fiede.
Ma il rimedio di sì stremo punto
È la speranza ch’altri in vita tiene,
11Con pazïenza pregando il signore
Che regna tra li Dei, che ’l già consunto
Animo stanco e pien di tutte pene,
14Conforti con un bel guardo d’amore.
Non argento, oro o pietre prezïose,
O regno, o imperio, o alcun principato,
Veste o vivande han mai fatto beato
4L’animo ch’ha suggette queste cose.
E però lodo tua vita, che ascose
Sè dall’errante mondo, ond’hai acquistato
Già del saper gran parte, poich’hai dato
8Principio buono ove tu’ alma pose.
Nè in saper virtù, ma operando
Con essa abituato e contemplare
11Col sapere acquistato, o caro frate,
È il tesoro, che qui felicitare
Fa l’alma, sì che credendo e sperando
14Nel fin voliamo a vera claritate