Nè tal fu vista mai più sotto ’l cielo.
E nel prato veniva ad un chiar fonte, 6Quand’era appunto il sole al mezzo cielo,
Cantando sì soave, che mai cielo
Armonizzò sì dolce, quanto i canti 9Che allora biscantava: nè tai canti
Cantò mai Filomena, quando il cielo
Riveste i colli e’ rami d’un bel verde, 12Che fanno ogni animal gioire al verde.
Trapunto aveva in oro un vestir verde,
Che certamente era tessuto in cielo; 15Tant’era ricco a veder cotal verde.
Poi si posava sopra l’erba verde,
Cogliendo i vaghi fior del fresco prato, 18Per contesser vïole e rose in verde;
E ghirlandava se con oro e verde
E per l’estivo sol nel chiaro fonte 21Volea bagnar le man, quando nel fonte
Vide un miracol sì adorno in verde,
Ch’abbandonò sè stessa e’ dolci canti, 24Guardando fiso onde venian tai canti.
Poi scorgendo su’ ombra, e’ dolci canti
Ch’uscian di lei, in sul fiorito verde 27Si riposava e cominciava i canti;
Risonando sì dolce, che a tal canti
Si stava Amor, ch’era sceso dal cielo, 30Maraviglioso ad ascoltar tai canti.
E ne’ suo’ occhi stava a’ dolci canti
Come in luogo più degno; quando al prato 33M’abbattei passeggiando; e per lo prato
Sentii gridare Amor; vien, vieni a’ canti,