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14 poesie

Ben mi credea che per allontanarmi,
     Dall’ignobile vulgo, che sempr’erra,
     Por fine alquanto alla mia lunga guerra,
     4Ed in tranquilla pace riposarmi.
Ma ’l mio crudel signore ha prese l’armi,
     Con le qual sempre i suoi suggetti afferra,
     Ond’io che sono un fral corpo di terra,
     8Non veggio dove omai possa scamparmi.
Però che quant’io sto più solitario,
     Più pinge nel vot’animo la Dea,
     11Questo crudele infin dal terzo cielo,
Con crudo aspetto e ver di me sì rea,
     Ch’io temo di mio stato frale e vario,
     14Nè più speme ho nel suo dorato telo.




Amore, io trovo in te solo uno scampo,
     Quando egli avvien che gli occhi pien di sdegni
     Volge in me quella con turbati segni,
     4Che mi mantien nel foco ov’io avvampo.
Questa è speranza che mi tiene in campo
     E per mia pena assottiglia suo’ ingegni;
     Onde dolente aspetto che tu vegni
     8A raddolcir degli occhi il chiaro lampo.
Ella mi dice; il tempestoso mare
     Tranquillar vedi, e farsi il turbo chiaro,
     11E le fresche campagne rinverdire.
E così mi conforta ad aspettare,
     Dicendo; il lume che t’è or sì avaro,
     14Ancora arà pietà del tuo martire.