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30 ballate.

2. n. vestita d’umiltate; A. vestite; 4. C. e dispoglato; anticha; 5. V. le nchinate; 6. C. accoglenza; 7. R. fido; 8. C. checci riceviate; 9. C. scolglio; dolglenza; V. scolgo; 10. C. lo cervo; 11. C. preg. ch’el ritegnate; 14. A. plora; V. kome na l alma regna corrente ploia; 15. V. li; 16. C. piagere; 17. C. degno; 18. V. piangente; 20. C. V. sposa nova; 21. A. et non m e adviso; R. f. m’avviso; 22. C. uuole; 23. f. e n. ch’abbia rinchiuso dentro dal suo petto; C. ch aia; 24. C. ch.; C. V. appomme; 25. C. a la mia uogla; V. a la mia uoia; 28. V. s apoia. — Queste sono le varianti che si possono trarre dai codici e dalle stampe. Però i versi 21-24, a me sembra si debbano leggere, non ostante che questa lezione non si ritragga dai testi e penna, così:


E non m’è avviso d’alcun amatore,
sia quanto vuol di gentile intelletto,
ch’aia rinchiuso dentro da lo petto
tanta allegrezza ch’appo me non moia.


Ma leggendo constantemente i codici: che alcun amatore, non mi permetterò certo di farvi alcuna correzione, giacchè sarebbe affatta arbitraria, per quanto potesse essere suggerita dal retto senso grammaticale.