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po’ troppo numerosi, se vogliamo, ma tali però da permetterci di identificare in uno di questi il nostro rimatore. E prima di tutto un protocollo di atti rogati da un Lapus quondam Giannis Riceuuti de Florentia, il quale fu judicem ordinarium publicumque notarium, si conserva nell’Archivio di Stato di Firenze e contiene note di atti rogati da questo notaio dal 24 maggio 1298 al 24 maggio 1328. Da questi atti risulta che Lapo di Gianni Ricevuti da Firenze aveva per fratelli Nino e Bartolino, ed era del popolo Sanctae Tomae; risulta anche che egli fu in relazione con un notaio poeta: Francesco da Barberino, il quale, come si sa, fino dal 1297 era notaio del vescovo Francesco da Bagnorea. Se adunque il Lapo Gianni che redasse questo quaternus fosse da identificare nel nostro poeta, egli sarebbe vis-