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xxviii prefazione.

dobbiamo fare altre ricerche ed altre scoperte.

Tutte le liriche di Lapo classificai in tre gruppi, che dissi rime siculo-provenzaleggianti; erotiche-filosofiche e rime del dolce stil novo. Cotesta classificazione non piacque al Gabrielli, che per le liriche del primo gruppo osserva come sia strano fondere insieme Provenza e Sicilia; i verzieri della regione della gai saber e gli aranci della isola bella. Ecco: io osservo che qui non si tratta di congiungere in un poetico amplesso il nord ed il sud, ma si tratta di un fatto storico inoppugnabile. Come negare l’influenza trobadorica in quei primi vagiti dell’arte nostra, se tutta la lirica siciliana è piena di reminiscenze e di concetti provenzali, come dimostrò già il Nannucci? Senonchè bisogna intenderci sul significato di questa