Pagina:Rime (Gianni).djvu/17

xvi prefazione.

Napolet. Naz. xiv. 11. 16; il cod. Δ 37 della Bibl. di Bergamo e il Marciano ix. 292. Essi attribuiscono a Lapo due soli componimenti; quelli segnati co’ numeri v e xiv; ma giova avvertire però che il Marciano ix. 292, sebbene copia fedele della raccolta Bartoliniana, pure fa eccezione per le rime di Lapo, e contiene anche quelle della raccolta Aragonese (iii; iv; viii).

Anche d’una famiglia stessa sono certamente i due codici Panciatichiano 24 e Laurenz. xl. 49, che attribuiscono, coll’ordine stesso, al Gianni i componimenti: ii, xii e xx, sebbene quest’ultimo non gli appartenga affatto. Tutti gli altri codici sono indipendenti: il Barber. xlv. 47 è l’unico testo che contenga il son.: Amor eo chero mia donna ’n domino e fu note certamente all’Allacci; i Magliabechiani vii.