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xiv | prefazione. |
il cod. R sono due copie uguali, un esame esteriore del contenuto di questi quattro manoscritti anche, se si vuole, limitato alla sezione di rime di Lapo che essi contengono, induce a far credere che essi siano d’una medesima famiglia e perciò sono a considerarsi come di un sol gruppo, al quale si deve pur aggiungere quel codice Pucci, studiato dal Fiacchi, su cui non è ancora stata detta l’ultima parola.
Deriva invece da un’altra famiglia di codici il Trivulziano 36, che contiene solo nove componimenti e attribuisce a Cino la canz. xviii. Questo codice fu certamente del Bossi, e il Ciampi si servì di esso per la sua stampa delle rime del Pistoiese. Fa famiglia da sè, o, per essere più esatto, io non ho trovato alcun suo parente. Si potrebbe sospettare che abbia avuto origine da uno dei codici del primo gruppo, ma