veggio da te accolto
sfacciati parlatori e menzogneri. 60Or com’potrò ben dir di rea matera?
Non ho sì l’alma intera
che ’l suo saver non sia cangiato e volto,
pensando come involto
malgrado m’hai ne’ tuoi falsi mestieri. 65Chi son tuo’ cavalieri?
Non valenti, non saggi, non cortesi
ma fallidor(i) palesi,
troianti ricciador sovr’altri vili
fai baron signorili; 70cacci li boni e poni in basso loco.
Troppo dura ’l tuo gioco;
di prova nasce ’l mi’ sermon vertieri.
Amor, d’esto mio dir non prender ira
e ’nanzi pensa e mira 75se ciò è vero e via più ch’i’ non conto.
Or è al mondo ponto
di male alcun che da te non si mova?
Amor, non prendo teco error ned ira,