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incertamente attribuite. 75

     Amor, mira se ’n l’ora è tal natura
che sia più strana e dura,
qual[’è] in te e fatti dire Amore!
40Cangia il nome in dolore,
che doglia e morte tu’ nome disdegna
chi ti disia e serve a fede pura,
lui fuggi e dai rancura
e (?) [a] chi ti sdegna dai del tuo dolzore,
45failo di te signore.
Or è mai cosa sì di morte degna?
Sovra me morte vegna
anzi ch’i’ servo tuo mai mi confessi,
di cor, c’ognor non cessi
50da te il pensiero, il volere e il desio;
non averò in oblio
qual hai ad me, signor, tenuta mena:
non ho polso nè vena
che del tormento suo non li sovegna.
     55Amore, amore, è in te strana manera
disnaturata e fera!
Come villano orgoglïoso e stolto