o nave di turbanza,
che ciò ch’è vita congiunge e notrica,
nulla ti par fatica scieverare,
perchè radice d’ogni sconsolanza 70prendi tanta baldanza:
d’ogni uom se’ fatta pessima nemica,
nova doglia ed antica fai creare,
pianto e dolor tutto fai generare;
ond’io ti vo’ blasmare, 75chè quando un uom prende diletto e posa
di sua novella sposa in questo mondo
breve tempo lo fai viver giocondo,
chè tu lo tiri a fondo,
poi non ne mostri ragione ma usaggio, 80d’onde riman doglioso vedovaggio.
Morte, sed io t’avessi fatta offesa
o nel mio dir ripresa
non mi t’inchino a piè mercè chiamando;
chè disdegnando non chero perdono. 85Io so ch’i’ non avrò ver te difesa,
però non fo contesa,