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opera critica del suo grande raccoglitore1. E poichè la contenenza dei tre Laurenziani e del Capitolare è molto simile a Ca sarà dal confronto di tutti questi codici, che verrà una guida per una relativa classificazione. Lc appare tosto più conservatore2 relativamente a l’antico Ca ed è seguito in ciò da M’f, rappresentante più autorevole del suo gruppo: e talvolta è più fedele M’f3, talvolta Lc4. Le differenze presentate da M’f si dimostrano non errori arbitrari, ma frutti di una continua opera dilucidativa5, onde si deve ammettere che il menante dell’originale del gruppo fosse persona colta, che modificava il senso ove lo credeva inquinato e manteneva del resto quanto più poteva dell’antica lezione. Lc non fu invece così modificato e rimane più vicino a Ca serbando però traccia di un generatore comune6 con La, Lb, Cap². Questo ipotetico generatore delle due lezioni corresse in qualche parte quello che era guasto in Ca7, ma guastò anche altrove8 e modificò9. E poi che vi è una già vista unione di Lc con il gruppo di M’f nel senso che M’f aggiunge altre varianti sue a quello che è in Lc, noi riterremo che il gruppo di M’f discenda da un originale10 poco diverso da Lc e quindi in relazione con La, Lb, Cap². Rimane ancora da spiegare il riscontro che è nel v. 17 fra: La - dyaphan — e Lc - dua fan, riscontro che non può essere casuale. L’unione già mostrata fra La ed Lb trova conferma in un riscontro simile11: noi dobbiamo quindi ammettere una copia scrupolosa in La di questa forma - y - originaria del codice - origine dei tre Laurenziani, la quale y uscì in u erroneamente due volte, una in Lb e l’altra in Lc. Non si può ammettere infatti nè che Lb sia origine di La, nè che Lc discenda da La per la sua maggior fedeltà a le lezioni più antiche: questa

  1. v. 28 - costome per la rima interna ed al v. 24 - pesanza — ritornando a la purezza originale, mentre gli altri hanno tutti - possanza.
  2. Esempi: v. 26 - Ca, Lc, M’f: resplende — La, Lb, Cap²: risplende (vedi: Caix, op. cit.)
    v. 48 - Ca, M’f: di lui — Lc: di lui - corr. interl. - lei — La, Lb, Cap²: di lei.
     » 53 - Ca, Lc, M’f: che lo prova                              —   »    »    »    che nol prova.
     » 64 -    »    »    »    compriso (:viso)                            —   »    »    »    compreso.
     » 72 -    »    »    »    sì adornata                                    —   »    »    »    sì ornata (a danno del verso).
  3. v. 49 - Ca, M’f: che gente — Lc, La, Lb, Cap²: che ’n gente.
  4. v. 24 - Ca, Lc: pesanza — La, Lb, Cap, M’f: possanza.
  5. Basti osservare gli esempi già arrecati della lezione speciale di questo gruppo per convincersi dell’asserto.
  6. Esempi:
    v. 28 - Lc, La, Lb, Cap², M’f: puote là gir                   — Ca: po’ la gire.
     » 38 -   »    »    »     »     »    naturale opposto           —   »    opposta natural.
     » 60 -   »    »    »     »     »    selvaggio la biltà suo      —   »    selvagge le beltà son.
     » 66 -   »    »    »     »     »    da quel li mena che da lui —   »    da queli meno che dallui.
  7. v - 59 - Ca: non po’ coverto stare sì giunto — gli altri: non può coverto star quand’è sì giunto. — Così si esclude anche la provenienza diretta di questi cdd. da Ca. Vedi anche il citato v. 66.
  8. Basta esaminare ad esempio il citato v. 60.
  9. Si vegga il citato v. 28.
  10. Si viene così ad imaginare un codice perduto che fu parallelo a Ca ed un po’ più corrotto (x4) il quale diede origine a due gruppi — (La, Lb, Cap²) — (Lc, x5), in cui x5 è l’originale di M’f, Pb, C.
  11. E al verso 59 ove per il - sy giunto — di La, Lb trascrive - su giunto.