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precisione m.º Francesco1. Il trattatista va più innanzi di tutti questi. Dice m.º Francesco: «L’amore è il pensiero continuo di una bella cosa veduta»: il trattatista dice: «L’amore è la riproduzione del pensiero della cosa veduta e desiata; ma esso poi scende da la mente al cuore che è gentile».
È questa la sintesi del pensiero della prima scuola toscana e del pensiero del Guinicelli, onde si viene a la scuola del dolce stil novo. Ma l’imitazione chiara da m.º Francesco e lo stile arcaico riportano questa definizione a le prime origini della scuola nuova, al tempo cioè della giovinezza di Guido. Si confronti ora con questo i brani della canzone filosofica del Cavalcanti:
In quella parte dove sta memora |
e più innanzi:
Discerne male in cui è vizio amico.....
ed anche:
. . . . . . . . ancor di lui vedrai |
il che va pur confrontato con il sonetto VI del trattato:
non tegno amor già quel che fina male; |
Sonetto XV.
Gli otto comandamenti che vi si espongono2 sono uguali a quelli dati da Guglielmo di Lorris ad esempio dei tredici di Andrea Cappellano, mancando