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LE RIME ORIGINALI ED APOCRIFE





Giustamente osservò nell’opera sua l’Ercole1, relativamente a molte rime attribuite al Cavalcanti, che esse devono essere ritenute come spurie, ricercando invece per altre o testimonianze esterne o ragioni intime che ne convalidassero l’autenticità. Onde io mi terrò soltanto a discutere quelle, su cui rimaneva alcun dubbio od a portare qualche nuovo argomento in aiuto a le sue asserzioni. Delle tre canzoni date da S non si può tenere alcun calcolo: di quelle date da M’e la canzone:

Virtù che ’l ciel movesti a si bel punto

si trova in Pd Lk Mq ed ha in questi due ultimi la rubrica: Chanzon morale fecie Ghuido Chavalchante da Firenze in lodando lo ’mperatore. - Osservò bene il Ronconi2 che l’invio appare posteriore di un secolo almeno.

Si deve anche tener conto che se M’a la porta insieme con la canzone; Alta virtù che si ritrasse al Cielo - nè l’una nè l’altra si riprodussero in M’b che con M’a ha tanta relazione. La canzone: Sempre a felice sua salute intende - sembra una imitazione pessima e tarda dei sentimenti del dolce stil nuovo; è di poeta che si diletta di ragionare e gode delle sue parole: questo mai fece Guido. Lo stesso Ronconi afferma riferirsi la canzone: Il moto il corso e l’opra di fortuna - a la battaglia di Monteveglio avvenuta il 15 novembre 1325 ed a la prigionia di messer Malatestino nel castello di messer Passerino, signore di Mantova3: e con lui pure io credo che il Malatesta, a cui è indirizzata la

  1. Le rime di Guido Cavalcanti - Giusti - Livorno, 1885, pag. 204 e segg.
  2. Prop. vol. XIV: Nota su Guido. - Dell’amore in Bernardo da Ventadorn ed in Guido Cavalcanti.
  3. G. Villani, IX, 226, Croniche.