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II.
Lasso! sovente la vostra amistate
chero per messo che non mi riviene:
forse per colpa è di vostra beltate
4che lo messaggio innamora e distiene
Poi non vi dice in tutto ventate
e mi fa star in disperata spene:
così morraggio manzi che saggiate
8che’n tale guisa di voi mi soviene
E tanto temo la vostra orgoglianza,
ch’arditanza mi tol di guarire,
11se da voi io non aggio altra sembianza
Altrui s’allegra dello mio martire:
se voi non vi movete a piatanza
14davanti voi vedretime morire
III.
Com’all’infermo che giace m’aviene
che’n giorno in giorno ispera di guarire
ma lo gran male che forte lo tiene
4non lascia sua speranza al fin venire
Così Madonna tenendomi in pene
mi face quasi languendo perire:
lo suo piacere m’ha tenuto in spene
8credendomene ancor per quel gioire:
e come quel che della sete pere
che nello fiume tutt’ore si bagna
11e sta fin a gli denti e non può bere:
onde’l mio core se ne parte e lagna
ed a Madonna gran mercè ne chere
14che no’l lasci perir poi che lo sagna