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da rime del Petrarca, adespote in origine, ma date dal postillatore più recente. Fra queste ultime a c. 36b trovasi il sonetto «Morte gentil rimedio de cattivi» con la rubrica recente «È di Guido Cavalcanti».
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Pg |
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Palatino: 288. — Cartaceo del sec. XVI. È composto di fogli riuniti in una copertina: una numeratura moderna di f. 30. Su la copertina porta queste indicazioni: «E. B. 5.1.25. Poesie varie del Cod. CCLXXXVIII illustrato dal Palermo» Qui una nota del prof. Gentile che il ms. apparteneva al Varchi (Vedi per il resto: Gentile op. cit.). A c. 16 si dà a Guido il sonetto: «Per gli occhi fere uno spirto sottile«.
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Ph |
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Palatino: 359. - Cartaceo del sec. XV, mm. 290X219. Legato in tavola con chiusure di cuoio e ferro: ha una porta in pergamena. Di carte 128: antica numeratura fino a c. 113. Le carte seguenti, eccettuata la 114ª che ha quattro sole linee scritte, sono bianche. È a due colonne, salvo sei pagine in due diverse parti alla fine del codice, con titoli di rubrica. Le iniziali hanno piccoli segni rossi. Nella guardia membranacea una mano del sec. XV scriveva una nota poi raschiata: si legge ancora «Questo libro è di Lorenzo (Moregli?) chiamato un zibaldone perchè tratta di più cose diferenziate.» Comincia con le epistole di Ovidio rubricate in rosso con rubriche dilucidatorie. Una antica segnatura, ma più tarda al codice è scomparsa in parte nello smarginamento. Una mano moderna numerò le 128 carte, Fra c. 107b e c. 108a si trova «Giovanni Chavalchanti - I vidi gli occhi dove amor si mise - ». Questi tre ultimi codici non furono esaminati da gli altri editori.
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La |
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Laurenziano: 34 pl. 411.
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Lb |
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Laurenziano: 20 pl. 41 - È uguale ad Ma.
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Lc |
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Laurenziano: pl. 90 inf. 372.
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Ld |
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Laurenziano: 46 pl. 40.
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Le |
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Laurenziano: 49 pl. 40. - Simile a Rf. Rm. Par.2
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Lf |
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Laurenziano: 44 pl. 40.
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Lg |
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Laurenziano: pl. 90 inf. 15. - Attribuisce a Guido una frottola apocrifa.
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Lh |
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Laurenziano: pl. 90 sup. 35; - Come Lg. per la frottola. L’Ercole non
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