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per Mandetta.
Era ’n penser d’amor quand’io trovai
due foresette nove.
L’una cantava: — e’ piove
4gioco d’amore in noi. —
Era la vista lor tanto soave
e tanto queta cortese ed umile
ch’i’ dissi lor: — voi portate la chiave
8di ciascuna vertù alta e gentile.
De! foresette, no m’abbiate a vile
per lo colpo ch’io porto:
questo cor mi fu morto
12poi che ’n Tolosa fui. —
Elle con li occhi lor si volser tanto
che vider come ’l core era ferito,
e come un spiritel nato di pianto
16era per mezzo de lo colpo uscito.
Per questa ballata s’è già visto come fra i tre primari Mart, Cap1, Va, Mart sia da preferirsi agli altri. La lezione, se si eccettua l’ordine delle strofe, non presenta in questi cdd. varianti strane. Il verso:
la quale amor chiamava la Mandetta
è tolto integralmente da Mart, sembrando questa la lezione più semplice e quindi probabilmente più pura.