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Rd | — | Riccardiano: 1328. 1 |
Re | — | Riccardiano: 1088. |
Rf | — | Riccardiano: 1094. |
Rg | — | Riccardiano: 1100. |
Rh | — | Riccardiano: 1091. |
Ri | — | Riccardiano: 2735. |
Rl | — | Riccardiano: 1142. |
Rm | — | Riccardiano: 1093. Non noto a gli altri editori. Cartaceo del sec. XV di mm. 290 X 220, di carte 56. Ha in principio un indice di mano del Metus: è mutilo in fine e manca di una carta dopo la 15.a; corroso nel margine con danno del testo nelle prime 7 carte. Gli scritti sono tutti di seguito con iniziali di rubrica. Legato in pergamena. A c. I. trovasi adespota anepigrafa la I. canzone di Guido. Seguono canzoni di Dante, le allegorie su le Metamorfosi di Giovanni del Virgilio, epistole di Luigi Marsili, Morbosiano e Cola di Rienzi.
Rime varie del Boccaccio, Ventura Monaci, Stoppa de' Bostichi, Giovanni di Lambertuccio Frescobaldi, Lapo Gianni, Bindo Bonichi, Dante e Forese Donati. Una epistola di Cicerone. Si unisce a Par.2 ed a Rf. il quale raccoglie insieme tutte le rime di Dante sparse in Rm e mette in fine la canzone dandole il nome di Guido. |
Pa | — | Palatino: 204 2 - È uguale ad Lc. |
Pb | — | Palatino: 203. |
Pc | — | Palatino: 180. |
Pd | — | Palatino: 202 - È una copia di M'e. |
Pe | — | Palatino 418 3. |
Pf | — | Palatino: 183. - Cartaceo del sec. XIV ha per titolo «Petrarca: rime». S'apre con tre fogli bianchi e sull'ultimo è scritto: «Poesie di diversi». Porta traccia di tre numerature: un'antica disordinata, una più recente da 1 a 75 comprese tre carte bianche finali, una terza ancor più recente che comincia a c. 33 (qui sono tre fogli bianchi) fino a c. 72. È scritto in carattere grande chiaro rotondo con iniziali colorate e rubriche molto più recenti di carattere corsivo su i margini. Le iniziali colorate hanno fregi e figure anche a penna. Da c. 29 a c. 32 la scrittura si fa più piccola, ma è della stessa mano. La c. 45 è bianca e da c. 40 a questa la scrittura muta; mi sembra una mano diversa. La prima parte è occupata quasi interamente da rime di Dante, la seconda |
- ↑ Casini «op. cit. Rime Bolognesi, pag. XXVII» Lo dice della fine del sec. XV. Per tutti questi codici riccardiani si vegga la descrizione in; S. Morpurgo «I manoscritti riccardiani».
- ↑ Vedi, Palermo: «I mss. palatini I. 363 e seg.» Gentile: «I mss. palatini». Questo codice appartenne al Foscarini e poi alla biblioteca imperiale di Vienna: donde venne a Firenze nel 1800 per servire a l'edizione delle opere del Magnifico. (Vedi: Opere di Lorenzo il Magnifico - Firenze - Molini 1825 vol. I. pag. XXVI-XXVIII).
- ↑ Tavola in Caix: «Le origini della lingua italiana». Male descritto dal Palermo: op. cit; pubblicato dal Casini e Bartoli in Propugnatore, vol. XIV e seg.