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Ballata.


Poi che di doglia cor conven ch’i’ porti,
     e senta di piacere ardente foco,
     e di virtù mi traggo a sì vil loco,
     dirò com’ò perduto ogni valore.
     E dico che i miei spiriti son morti
     e ’l cor ch’à tanta guerra e vita poco;
     e se non fosse che ’l morir m’è gioco
     fare’ ne di pietà pianger amore.

Ma per lo folle tempo che m’à giunto,
     mi cangio di mia ferma oppinione
     in altrui condizione
     sì, ch’io non mostro quanto sento affanno
     là ’nd’io ricevo inganno;
     che dentro da lo cor mi passa amanza
     che se ne porta tutta mia possanza.


Ca e Va con differenze minime.