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PREFAZIONE




Nell’intraprendere quest’opera di revisione delle rime di Guido Cavalcanti, io ebbi dinanzi, unico scopo, quello di tentar di completare l’opera già a buon porto condotta da gli studi dell’Arnone, dell’Ercole e del Salvadori. Pur mossi il passo fin dalle origini, ricercando e consultando tutti i codici che rime di Guido contenessero, e facendone un nuovo esame e traendone ancor di nuovo lo spoglio delle varianti interamente. Non fu diffidenza dell’altrui lavoro che mi trasse a far questo, ma piuttosto un bisogno tutto mio di sicurezza definitiva, onde non si potessero poi accusare a l’opera mia colpe di errori copiati e riconfermati, quali io potrei accusare a gli editori precedenti. Esposta più largamente la prima parte della discussione critica, ho stimato soverchio ed inopportuno continuare uno sviluppo così esteso per tutto il lavoro, pensando che quella prima parte poteva bastare come saggio e come garanzia del metodo seguito nella ricostruzione di tutte le rime. Non lasciai parte a la ricostruzione congetturale se non nel trattare il testo della canzone filosofica su la natura d’amore, perchè,