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LII.
Due malvagie maniere di mentire
mi par che sien, secondo quel ch'intendo.
Che tristi vada Iddio tutti facciendo
4color, che vivono 'n cotal disire!
L'una si è di que', che vuol covrire
lo ben altrui, andandolo spegnendo,
e far parer che ciò mal sia, mentendo
8ched è ben cosa da dover morire.
L'altra si è di que', che non sa nulla
che possi dir di colui, cu' vuol male,
11e 'n sè com trova alcuna villania
e' con be' motti fa creder che sia
un ver chiarito a ciascun comunale,
14e da poi se ne ride e se n' trastulla.
LIII.
Non posso rafrenar lo mi' talento,
c'ognor mi pingie in gioia dimostrare;
lo core allegro la lingua parlare
4fa lietamente per lo ben, ch' i' sento.
Ciascun de' senni miei si sta contento
quand' i' m'acordo 'n gioia dimenare,
e 'n questa guisa or posso confortare
8e di tutto penar donarmi abento.
Là 'nd' io ne rendo a voi grazie e merzede,
donn'amorosa più d'altra gientile,
11compiuta di savere e canoscenza;
che tutto ciò da voi nasce e comenza
perseverando, ond'io co 'l cor umile
14dimoro 'ngnora 'nclino al vostro pede.